Bar Sport
Bar Sport
Titolo Originale: Bar Sport
Nazione: Italia
Anno: 2011
Genere: Commedia
Durata: 93'
Regia: Massimo Martelli
Sito ufficiale: www.barsportilfilm.it
Cast: Claudio Bisio, Giuseppe Battiston, Angela Finocchiaro, Antonio Cornacchione, Lunetta Savino, Antonio Catania, Bob Messini, Benedetta Taiana
Produzione: Aurora Film, Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 21 Ottobre 2011 (cinema)
Trailer:
(Opinioni presenti: 1 - Media Voto: 4 Stelle)
Ci sono bar e bar, ma il Bar Sport è molto di più.
In ogni città, in ogni paese, esiste il Bar Sport, sempre con le porte sulla piazza principale.
Più che un punto di ritrovo, un punto di riferimento, un luogo dell'anima che accomuna e fonde in un solo spazio, un universo di situazioni e personaggi che almeno una volta abbiamo incontrato o che ci piacerebbe conoscere.
Il Bar Sport, gestito da Antonio il Barista detto anche Onassis per la sua tirchieria, è frequentato dal Tennico tuttologo che tutto sa e tutti conosce; dal playboy che racconta le sue improbabili avventure; dalle vecchiette dall'aspetto innocuo e dall'animo perfido, sempre sedute allo stesso tavolino all'angolo; da chi dice sempre che sta per partire; dall'inventore che insegue il record del flipper; dai giocatori di biliardo pronti all'eterna sfida con il bar Moka; da quelli che passano le giornate giocando a carte impegnati in epiche sfide; dai giocatori di calcio balilla…o meglio, di calcetto nei bar di sinistra; dall'innamorato depresso ormai fuso al telefono a gettoni; dal semplice e ingenuo Cocosecco; da Elvira 'lire tremila' dall'inequivocabile lavoro; dal 'cinno' che sogna di diventare un campione di ciclismo; dal vecchietto che passa il tempo davanti alla televisione, sputando in terra; dal timido geometra con la moglie appariscente; dal professore che dà i voti alle ragazze.
Sotto gli occhi sognanti della bellissima cassiera di cui tutti si innamorano, ma che perde la testa per l'affascinante fornaio.
Nel Bar Sport vengono tramandate le imprese dei grandi sportivi entrati nella leggenda come Piva, il calciatore dal tiro portentoso adorato dai tifosi, e il grande Pozzi, il ciclista invincibile impegnato in un'eterna sfida con il famoso Girardoux.
Bar Sport
Cosa traspare in questo atteso adattamento da Bar Sport di Stefano Benni? Un grandissimo senso di nostalgia. Da questo punto di vista si può dire che il regista Massimo Martelli sia riuscito nel suo intento. Alla nutrita schiera di personaggi, aneddoti e tipi umani corrisponde un autentico campionario di caratteristi del cinema nostrano. Ciascuno degli attori che compongono il cast di Bar Sport è immediatamente identificabile nelle proprie peculiarità fisiche e nelle idiosincrasie del personaggio interpretato. Nell'adattamento il bestiario provinciale ma non di provincia di Benni viene alla vita, dunque. Viene da chiedersi se tutto questo sia sufficiente per fare un buon film.
La struttura di una delle opere più amate di Benni non viene mutata radicalmente: il Bar Sport resta un contenitore di vicende e personalità più o meno verosimili, più o meno caricaturali. Non c'è una linea narrativa forte a collegare tra loro tutte le piccole storie degli avventori del Bar, e il fugace accenno al passare delle stagioni sembra suggerire una situazione immutabile nel tempo. Suggerimento paradossale, se si considera che il mondo rappresentato è in realtà sparito da tempo con il suo armamentario di trasferte, sidecar, ventilatori a soffitto e telefoni a gettoni.
A legare ancora di più le varie parti, leggibili anche separatamente, è la voce narrante dello stesso Bisio, che in questo caso si identifica con lo stesso scrittore. Anche se questa operazione è portata avanti con molta onestà e con grande generosità da parte degli interpreti, Bar Sport è un film che essenzialmente nasce già datato. Ci sono dei piccoli guizzi di follia, dovuto ad alcune soluzioni digitali, ma c'è sempre la sensazione che ci sia un po' di paura a voler premere fino in fondo il pedale della follia, e che le situazioni vengano lasciate appena accennate. Molto riusciti invece i due aneddoti di Piva e Pozzi, affidati a due brevi animazioni molto efficaci. Il resto però passa tutto un po' via. In ultima analisi proprio come la Luisona.
La frase:
che è... non avete mai visto mangiare una pasta?.
a cura di Mauro Corso
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