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Scheda Film: Non sposate le mie figlie!

Non sposate le mie figlie!



Titolo Originale: Qu'est-ce qu'on a fait au Bon Dieu?
Nazione: Francia
Anno: 2014
Genere: Commedia
Durata: 97'
Regia: Philippe de Chauveron
Sito ufficiale:
Social network: facebook

Cast: Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary Abittan, Medi Sadoun, Frédéric Chau, Noom Diawara, Frédérique Bel, Julia Piaton, Emilie Caen, Elodie Fontan
Produzione: Les films du 24
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 05 Febbraio 2015 (cinema)


Trailer: Trailer

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Claude e Marie Verneuil sono una tranquilla coppia borghese cattolica e conservatrice che ha allevato 4 figlie secondo i principi di tolleranza, integrazione e apertura che sono nei geni della cultura francese. Ma il destino li mette a dura prova - non una ma ben 4 volte! Il primo boccone amaro arriva, infatti, quando la loro primogenita decide di sposare un musulmano. Ma poi la seconda sceglie un ebreo e la terza un cinese. Ormai tutte le loro speranze di assistere ad un tradizionale matrimonio in chiesa vengono riposte sulla figlia minore che finalmente, grazie al Cielo, ha incontrato un bravo cattolico...



Era il 1967 e l’America perbenista di Lyndon Johnson veniva travolta da quella che sarebbe stata poi ritenuta una delle migliori commedie della storia del cinema: “Indovina chi viene a cena?” di Stanley Kramer con Katharine Hepburn, Sidney Poitier e Spencer Tracy (che morì solo diciassette giorni dopo la fine delle riprese del film) irrompeva come un inno ai valori di uguaglianza e fratellanza. 1967, solo due anni prima accadeva la marcia da Selma a Montgomery per affermare i diritti civili uguali per tutti, avvenimento che verrà trattato nel film “Selma”, ora nelle sale, candidato premio Oscar 2015. E arriviamo proprio al 2015 con il film di Philippe De Chauveron “Non sposate le mie figlie” (il titolo originale era molto più incisivo, ma questa non è una novità), già campione di incassi in patria, la Francia, da poco scossa dall’attentato alla redazione di Charlie Hedbo. Impossibile non citare tutte questi fatti e questi film nel recensire la commedia di De Chauveron che va a toccare con eleganza, ironia e (grande) intelligenza il (virgolettato) problema integrazione oggi più vivo che mai. Non è retorica se diciamo che “Non sposate le mie figlie!” dovrebbe essere proiettato anche sui muri per strada, tanto è importante il messaggio che lancia.
Claude e Marie sono messi a dura prova quando una dopo l’altra, le loro figlie si innamorano e si sposano con quattro giovani provenienti ognuno da culture diverse. E’ così che si ritrovano in casa un mussulmano, un ebreo, un cinese, e infine un africano. Si innescano una serie di battibecchi ed equivoci, ma alla fine vinceranno i sentimenti…
Analizzando il film in modo freddo va detto che in effetti l’inizio è un pochino fiacco, con una prima parte un po’ lunghetta dove vengono introdotti i vari personaggi e la sensazione è di un volo raso terra. Fortunatamente a un certo punto si cambia marcia e il film decolla per davvero. Più precisamente quando entra in scena Charles, il genero di origini africane, che si porta dietro tutta la sua famiglia. Il film si fa scoppiettante, con una sceneggiatura che gioca sui luoghi comuni con dialoghi che strappano molte risate.
Ma più della regia e del ritmo incalzante e più ancora della ottima interpretazione del cast, con le due sagome Christian Clavier e Chantal Lauby (genitori affranti più per gioco che per davvero) che sono imperdibili, si premia la cura con cui è stato fatto tutto il film. Una commedia per tutti e che tutti dovrebbero vedere. Ve ne innamorerete.

La frase:
"…Io razzista? Di quattro figlie ne ho regalate tre a figli di immigrati!".

a cura di Diego Altobelli

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