Upside Down
Titolo Originale: Upside Down
Nazione: Francia
Anno: 2012
Genere: Drammatico
Durata: 107'
Regia: Juan Diego Solanas
Sito ufficiale: http://upsidedown-movie.com
Sito italiano:
http://upsidedown.msn.it
Cast: Kirsten Dunst, Jim Sturgess, Neil Napier, Jayne Heitmeyer, Agnieshka Wnorowska, James Kidnie, Larry Day, Holly O'Brien, Vincent Messina, Don Jordan
Produzione: Jouror Productions, Onyx Films, Studio 37, Transfilm
Distribuzione: Notorious pictures
Data di uscita: 28 Febbraio 2013 (cinema)
Trailer:
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Guardate verso il cielo e preparatevi a sgranare gli occhi: città, foreste e oceani, capovolti sopra le vostre teste. Due mondi - uno sopra, uno sotto - così vicini, eppure da sempre irraggiungibili... Fino a quando qualcuno, un giorno, ha osato sfidare la legge di gravità. Adam (Jim Sturgess) ed Eden (Kirsten Dunst) si amano e questa è lunica cosa che conta.
Due mondi tanto vicini quanto irraggiungibili e ai cui abitanti è proibito interagire.
Il ricco e prosperoso mondo di sopra, capovolto e nel quale vive la giovane Eden alias Kirsten Dunst, e il povero e degradato mondo di sotto, di cui fa parte lorfano Adam, ovvero il Jim Sturgess di Across the universe (2007), che sinnamora perdutamente di lei.
Due mondi collegati unicamente tramite la società Trans World, presso la quale lavora la ragazza e dove il protagonista, al fine di ritrovarla, riesce a farsi assumere, dimostrando che il vero amore potrebbe risultare più forte della gravità.
Quindi, è un soggetto non poco originale e caratterizzato in maniera affascinante da un chiarissimo sottotesto sociopolitico quello alla base del secondo lungometraggio di finzione diretto dallargentino classe 1966 Juan Solanas, autore di Nordeste (2005).
Un sottotesto sociopolitico che, volto ad allegorizzare leterna influenza che il rapporto-conflitto tra povertà e ricchezza finisce per avere sulle questioni sentimentali, viene posto al servizio di una sorta di atipico derivato in salsa fantastica delle sempreverdi avventure di Romeo e Giulietta; tanto che, complice lambientazione di taglio steampunk, limpressione immediata è quasi quella di assistere a un elaborato tratto dalla letteratura di genere risalente al XIX secolo.
Anche se, man mano che viene ribadito che il paradiso non è rappresentato dal denaro, è più il cuore di una variante assurda dei testi Harmony quello racchiuso dalla quasi ora e cinquanta di visione; impreziosita da riusciti effetti visivi e da un notevole lavoro scenografico che, complice la bella fotografia per mano di Pierre Gill, ne fanno un autentico piacere per gli occhi.
Fino allillusione di un epilogo pessimista e, di conseguenza, vicino alla realtà, che, però, si trova presto a essere smentito da una rassicurante conclusione da fiaba, con ogni probabilità maggiormente adatta per accontentare il gusto del pubblico.
Di sicuro, non un aspetto che spinge a sconsigliare la visione del romanticissimo insieme, la cui unica (ma trascurabile) pecca può essere individuata, al massimo, nei non troppo incalzanti ritmi di narrazione.
La frase:
Fra tutte le stelle ce ne è una che mi fa pensare a una persona speciale.
a cura di Francesco Lomuscio
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