Gli equilibristi
Gli equilibristi
Titolo Originale: Gli equilibristi
Nazione: Italia
Anno: 2012
Genere: Drammatico
Durata: 100'
Regia: Ivano De Matteo
Sito ufficiale:
Cast: Valerio Mastandrea, Barbora Bobulova, Rosabel Laurenti Sellers, Maurizio Casagrande, Rolando Ravello, Grazia Schiavo, Antonio Gerardi, Antonella Attili, Stefano Masciolini, Giorgio Gobbi, Francesca Antonelli, Damir Todorovic, Antonio Tallura, Paola Tiziana Cruciani, Daniele La Leggia, Lupo De Matteo
Produzione: Rodeo Drive
Distribuzione: Medusa Distribuzione
Data di uscita: 14 Settembre 2012 (cinema)
Trailer:
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Giulio (Valerio Mastandrea) ha quarant'anni e una vita apparentemente tranquilla. Una casa in affitto, un posto fisso, un'auto acquistata a rate, una figlia ribelle ma simpatica e un bimbo dolce e sognatore, una moglie (Barbora Bobulova) che ama e che tradisce. Giulio viene scoperto e lasciato e la sua favola improvvisamente crolla. Ma cosa accade ad una coppia che ai nostri giorni osa separarsi? Gli Equilibristi attraverso una carrellata di eventi ora tragici ora ironici, ci accompagna per mano nel mondo di un uomo che di colpo scopre quanto sia labile il confine tra benessere e povertà.
Gli equilibristi
Una moglie con le fattezze della Barbora Bobulova di Immaturi (2011), una casa in affitto, un’automobile acquistata a rate, un posto di lavoro fisso, un figlio piccolo interpretato da Lupo De Matteo e una figlia ribelle ma simpatica che suona in una rock band e cui concede anima e corpo la Rosabell Laurenti Sellers vista in Femmine contro maschi (2010) di Fausto Brizzi.
Cosa accade, però, nel momento in cui il quarantenne Giulio alias Valerio Mastandrea finisce per far scoprire alla compagna il proprio tradimento?
Accade che un uomo, di colpo, si trova a dover assaporare il labile confine tra benessere e povertà, cadendo nella tutt’altro che rassicurante giungla delle occupazioni sottopagate e senza contratto, dell’impossibilità di permettersi un’abitazione e delle dormite in macchina.
Una giungla che, a quanto pare, nell’Italia (e non solo) d’inizio XXI secolo è divenuta l’involucro di non pochi padri separati e, di conseguenza, ridotti sul lastrico.
Una giungla che, attraverso la disperata figura di Giulio, viene esplorata su celluloide dall’Ivano De Matteo visto nella serie televisiva Romanzo criminale nei panni di Puma, nonché regista de L’ultimo stadio (2002) con Giorgio Colangeli e La bella gente (2009) con Myriam e Antonio Catania.
Tirando in ballo anche Maurizio Casagrande, Rolando Ravello e Paola Tiziana Cruciani in piccoli ruoli, ma puntando soprattutto sul cast principale, in ottima forma; al servizio di un efficace script – a firma dello stesso De Matteo insieme a Valentina Ferlan – sfruttato a dovere da una regia tutt’altro che disprezzabile (si pensi solo alla sequenza che si svolge nel parco dei giochi gonfiabili).
Con la risultante di circa cento coinvolgenti minuti di visione che, se in un primo momento, complici le diverse battute e situazioni destinate a strappare risate allo spettatore, non sembrano affatto distaccarsi dal lodevole modo in cui, come di consueto, la Commedia all’italiana rielabora il dramma, finiscono per diventare sempre più duri, tristi e, di conseguenza, sinceri, man mano che si avviano verso l’epilogo.
Apparendo, probabilmente, non troppo distanti dal meno allegro e più amaro cinema di Luigi Comencini... pur lasciando intravedere un barlume di speranza.
La frase:
Er divorzio è pe’ quelli ricchi, gente come noi nun se lo po’ permette.
a cura di Francesco Lomuscio
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