Good as You
Good as You
Titolo Originale: Good as You
Nazione: Italia
Anno: 2011
Genere: Commedia
Durata: 100'
Regia: Mariano Lamberti
Sito ufficiale: www.mymovies.it/goodasyou
Cast: Enrico Silvestrin, Lorenzo Balducci, Daniela Virgilio, Lucia Mascino, Elisa Di Eusanio, Diego Longobardi, Micol Azzurro, Luca Dorigo
Produzione: Master Five Cinematografica
Distribuzione: Iris Film
Data di uscita: 06 Aprile 2012 (cinema)
Trailer:
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Otto personaggi (quattro uomini e quattro donne), tutti più o meno consapevolmente gay, sono destinati ad incrociare le loro strade la notte di Capodanno. Complici l'alcool e una certa atmosfera malinconica e romantica, aiutata da un improvviso black out durante il brindisi, gli otto si troveranno alle prese con un turbinio di confessioni inaspettate, segreti svelati, gelosie e colpi di testa che (ri)accenderanno travolgenti quanto improbabili passioni. L'arrivo dell'alba saluterà così il formarsi di quattro coppie tanto appassionate quanto pronte ad esplodere come una pentola a pressione. Nei mesi successivi, infatti, tradimenti, bugie e fughe stravolgeranno i rapporti tra i protagonisti, culminando in una surreale e trasgressiva festa a tema le favole. Qui i fantasmi di ognuno prenderanno a pretesto un buffo scambio di persona (e di maschera) per dar sfogo a tutte le diffidenze e paranoie fino ad allora tenute nascoste sotto il tappeto, provocando la rottura definitiva non solo delle coppie ma anche dell'amicizia che legava tra loro i vari personaggi. Ma forse resta loro un'ultima speranza che, così come quel fatidico capodanno in cui tutto ebbe inizio, il caso, il destino (o chi per lui) decida di nuovo di metterci lo zampino.
Good as You
Pretese di rappresentatività? Lanciato come prima gay comedy italiana, Good as you è liberamente tratto dall'omonima piece teatrale il cui titolo riprende uno degli slogan delle iniziali mobilitazioni del movimento omosessuale.
Dopo una lunga intervista a Claudia Cardinale, un corto di tre minuti in un documentario collettivo di autori napoletani, una serie televisiva, il regista Mariano Lamberti è al secondo lungometraggio di finzione (a tematica omosessuale come il precedente), scritto con l'amico e sceneggiatore Riccardo Pechini, con cui lavora da 10 anni.
Parzialità di una parzialità: gli otto protagonisti di quest'opera corale lesbo-gay sono metropolitani, giovani, benestanti, belli e prestanti, con l'eccezione di una ruspante figura di estrazione popolare. Il motore dell'azione è l'eros e le relazioni, con relative difficoltà circa i ruoli, la fedeltà, la coppia a partire da un dilemma (o si sta insieme o ci si diverte), condite da incerte identità sessuali dalle variabili etero, iniziate e finite in una girandola di combinazioni. Corredato di titoli di testa con un'elegante animazione sulle note di una canzone interpretata dalle gemelle Kessler (icona di riferimento della comunità gay), una voce fuori campo in apertura e sul finale, momenti onirici, inserti musicali e travestitismi, gran parte del racconto si svolge nella serata di Capodanno per poi procedere ad episodici, brevi salti temporali. Dentro, ci sono un bar e una discoteca noti punti di ritrovo, il corteo del Gay Pride, richiami a chat, silicone, anabolizzanti e inseminazione artificiale. Ricco immaginario, facili entusiasmi e tendenze melò vengono sintetizzati in una festa ispirata alle fiabe con annesso, rivelatorio scambio di persona, mentre un'alba marina diventa palcoscenico di aspirazioni poetico-simboliche. Il film vuole essere un inno al caos fantastico, al meraviglioso senso di libertà di una sorta di famiglia allargata, ma che la sua autoironica leggerezza sia sostenibile o meno dipende da quanto si voglia star dentro un recinto stereotipato e macchiettistico.
La frase:
Il satellite mi segnala tutti i gay vicini alla mia zona.
a cura di Federico Raponi
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