Aguasaltas.com - Un villaggio nella rete
Aguasaltas.com - Un villaggio nella rete
Titolo Originale: Aguasaltas.com - Un villaggio nella rete
Nazione: Portogallo
Anno: 2011
Genere: Drammatico
Durata: 103'
Regia: Luis Galvao Teles
Sito ufficiale: www.aguasaltas.com
Cast: Joâo Tempera, María Adànez, Marco Delgado, Isabel Abreu
Produzione: Fado Filmes
Distribuzione: Kitchen Film
Data di uscita: 28 Dicembre 2011 (cinema)
(Opinioni presenti: 0 - Media Voto: 0 Stelle)
Pedro, un ingegnere civile che lavora nel nord del Portogallo, è in attesa del trasferimento a Lisbona, la sua città. Proprio quando sembra averlo ottenuto, riceve una lettera da una multinazionale che gli intima di chiudere il sito web del villaggio Aguas Altas, che lui stesso aveva creato, per violazione del dominio, pena una multa di 500.000 euro. Ma solo l’Assemblea del Villaggio può decidere di chiudere il sito. E i cittadini rifiutano. La loro logica: se il sito di Aguas Altas vale un risarcimento di 500.00 euro, allora può valere 500.000 euro di utili. I fatti precipitano quando la stampa inizia ad interessarsi a questa
storia e il dilemma dei cittadini di Aguas Altas risuona da New York a Hong Kong. Man mano che cresce l’interesse dell’opinione pubblica, aumentano le tensioni e le discordie nel villaggio. Sotto i riflettori dei media, i cittadini iniziano a cambiare – e non sempre in meglio.
Aguasaltas.com - Un villaggio nella rete
Il potere dei media è indiscutibile:contribuiscono a creare l’opinione pubblica e spesso condizionano il pensiero collettivo. Ce lo dimostra il regista portoghese Luis GalvaoTeles con Aguasaltas.com.
Pedro è un ingegnere civile occupato nel progetto di costruire una strada moderna che permetta di collegare la sperduta località di Aguas Altas al resto del Portogallo. E’ autore inoltre, di un sito dedicato interamente al villaggio: aguasaltas.com; il sito viene aggiornato regolarmente e i residenti ne sono soddisfatti, fino a che una multinazionale non intima loro di pagare 500.000 euro per aver copiato un marchio registrato precedentemente con il medesimo nome.
Chiudere il sito sembra a Pedro l’unica cosa da fare, ma non è così semplice: porta il nome del villaggio, per cui può essere chiuso solo in presenza del voto positivo della maggioranza dei suoi abitanti. Il fatto diventa presto un caso mediatico e la minuscola località diventa l’occhio di un ciclone che include giornali, televisioni e siti internet di tutto il mondo.
Ciò che viene mostrato è l’enorme potere d’informazione della rete e più in generale dei mezzi di comunicazione di massa (carta stampata e mezzo televisivo in prima linea): è la storia dell’impatto che internet ha avuto su una piccola comunità che vi si è avvicinata per la prima volta, non conoscendo per nulla le sue potenzialità. Aguas Altas è un villaggio ristretto e all’antica che scopre le potenzialità dell’innovazione telematica solo quando ne è già irrimediabilmente sommerso: un caso mediatico dunque, ispirato ad altri casi dello stesso tipo realmente accaduti. Una faccenda in cui entrambe le parti coinvolte credono di trovare la chiave per la vittoria nella notorietà portata dall’attenzione dei mezzi di comunicazione: non ha rilevanza che le notizie diffuse siano denigratorie, la cosa importante è essere veicolatiil più possibile dai media di massa. Aguasaltas.com è un saggio sulla spaventosa potenza dell’ultimo media della storia e della sua forza che non che è possibile controllare.
Una pellicola d’impostazione comica, ma che non sempre riesce a divertire. Una regia poco interessante, una fotografia non eccellente ma piacevole, un andamentopacato: il film procede tranquillo, per niente frenetico, in armonia con il villaggio protagonista. A lungo andare, però, risulta un po’ noioso. La rilevanza e l’attualità dell’argomento di fondo non sono accompagnate adeguatamente dalla forma, che lascia decisamente insoddisfatti.
La frase:
Se Gesù fosse vivo, anche lui avrebbe un sito internet.
a cura di Fabiola Fortuna
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