Warrior

Warrior
Titolo Originale: Warrior
Nazione: U.S.A.
Anno: 2011
Genere: Drammatico
Durata: 140'
Regia: Gavin O'Connor
Sito ufficiale: www.warriorfilm.com
Sito italiano:
www.warriorfilm.it
Cast: Tom Hardy, Joel Edgerton, Nick Nolte, Jennifer Morrison, Frank Grillo, Kevin Dunn, Maximiliano Hernández, Bryan Callen, Jake McLaughlin
Produzione: Mimran Schur Pictures, Lionsgate, Solaris
Distribuzione: M2 Pictures
Data di uscita: 04 Novembre 2011 (cinema)
Trailer:

(Opinioni presenti: 2 - Media Voto: 5 Stelle)

Il marine Tommy Conlon (Hardy), tormentato da un tragico passato, torna a casa dopo quattordici anni per chiedere a suo padre (Nick Nolte) di aiutarlo ad allenarsi per partecipare a Sparta, la più grande competizione di arti marziali della storia. Da ex-prodigio del Wrestling, Tommy si qualifica brillantemente, mentre il fratello Brendan (Edgerton), ex-lottatore diventato professore di liceo, ritorna al ring in un tentativo disperato di salvare la sua famiglia dalla rovina finanziaria. Ma quando lo sfavoritissimo Brendan arriva a confrontarsi con l'inarrestabile Tommy, vedremo una sfida tra fratelli in un climax tra i più avvincenti mai visti sul grande schermo.

Warrior
Lo stesso regista di Pride and Glory (presentato al cinema di Roma nel 2008), torna al cinema come per tentare di rinnovare un genere: quello dei cosiddetti fightingmovie. Botte da orbi come di consueto? Non solo. L’idea del film è nel contrapporre due storie lacrimevoli sullo stesso ring. Casi umani si incontrano, manca solo la nomination.
Due fratelli, i Conlon, che non si parlano da anni, ma sono tra i sedici migliori lottatori al mondo nella Lotta Grecoromana. All’angolo rosso, disperato con famiglia a carico e senza soldi; in quello blu, altro disperato, ex marine di ritorno dall’Iraq, semi alcolizzato e rissaiolo. Si giocano tutto sul ring. Arbitra Nick Nolte? No, lui fa l’allenatore...
Gavin O’Connor fa incontrare in un unico film le tematiche a lui care. La famiglia (come in Pride and Glory), e lo sport (come in Miracle). Quello che riesce a fare O’Connor inaspettatamente è riuscire a rendere entrambe le trame principali, che trascinano il film e lo spettatore, importanti allo stesso modo. Di più, con dei guizzi di regia che spaziano da i vari Rocky a MillionDollar Baby, fino ad arrivare a Lassù qualcuno mi ama, il regista trova l’audacia per descrivere anche le singole (difficilissime) scelte dei protagonisti durante l’incontro sul ring. Telecamera a mano, il regista si dimostra un vero e proprio asso.
In modo interessante, Warrior muove i corpi e li rende protagonisti in un dramma americano di stampo classico. Il sogno americano è quello della seconda opportunità. Avveniva anche nel recente The fighter. Qui però si piange di più grazie alla rabbia, la potenza, e la frustrazione espressa dagli attori. Si va al tappeto, ma ci si rialza più forti.
La frase:
Ti prego stai attento.
a cura di Diego Altobelli
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