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Scheda Film: Box Office 3D - Il film dei film

Box Office 3D - Il film dei film



Box Office 3D - Il film dei film

Titolo Originale: Box Office 3D - Il film dei film
Nazione: Italia
Anno: 2011
Genere: Commedia
Durata: 90'
Regia: Ezio Greggio
Sito ufficiale: www.boxoffice3d.it
Social network:
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Cast: Ezio Greggio, Gigi Proietti, Anna Falchi, Antonello Fassari, Maurizio Mattioli, Enzo Salvi, Max Pisu, Gianfranco Iannuzzo, Rocco Ciarmoli, Claudia Pennoni

Produzione: Mondo HE
Distribuzione: Moviemax
Data di uscita: 09 Settembre 2011 (cinema)


Trailer: Trailer

(Opinioni presenti: 0 - Media Voto: 0 Stelle)



Nel 2011 Hollywood sfornerà ben 27 sequel ed Ezio Greggio prende in giro il fenomeno con una serie di irresistibili parodie dei migliori blockbuster degli ultimi anni. Sfruttando quanto imparato a fianco di Mel Brooks (indimenticato autore di Frankenstein Junior), Greggio porta in sala il primo film italiano in 3D: Box Office 3D - Il film dei film. Seguiremo così le improbabili avventure del famoso professore di simbologia Frank Strong che, accompagnato da Liz Salamander, hacker famosa per aver scoperto un carteggio amoroso tra il Papa e il suo assistente, si metterà sulle tracce della temibile setta del Lacryma Christi fino a scoprire il terribile segreto del Codice Teomondo Scrofalo. Il pubblico verrà trascinato tra le violente battaglie di un vampiro e un lupo mannaro che si contendono l’avvenente Bellabimba, tra le macchine truccate dell’episodio “Corri fast, che sono furios”, nella storia un gladiatore che finisce per preferire i rischi mortali dell’arena alla moglie, fino a giungere sul pianeta di Panduro, dove gli azzurri abitanti, i Viagratar, trascorrono le serate nel rito sacro del Bunga Bunga dopo essersi saziati di misteriose pillole azzurre. Ma le parodie non sono finite! Dopo il successo di “Old Old Seven – dall’ospizio con malore” torna sugli schermi l’ormai invecchiato agente Bond, alle prese con dentiere
esplosive e pannoloni da combattimento. Staremo anche in compagnia di Erry Sfotter e degli amici Ronf ed Herniona, tre maghi ripetenti tenuti segregati nella scuola di magia del Castello dei Sequels. Tra trucchi e magie vedremo nascere l’antagonismo tra Erry ed il nuovo arrivato Frodolo, Signorino degli Anelli e del suo fedele servitore juventino Gobbum. Nel frattempo, 20 mila leghe sotto i mari, l’equipaggio di un sottomarino da guerra rischia il fatale attacco delle bombe di profondità tedesche. Dopo numerosi incidenti che rischiano di infrangere il silenzio che li tiene non identificabili e al sicuro, il gruppo di soldati italiani non riesce però a trattenere l’esultanza alla notizia radio che gli azzurri hanno vinto i mondiali! Visti i numerosi eroi del film, non poteva mancare l’abile spadaccino munito di maschera e mantello: Zoppo, il vendicatore claudicante, che tra lamenti napoletani e imprevisti vari non mancherà di far colpo su Carmecita, la bella del villaggio. Impossibile dimenticarsi degli spietati mafiosi di “Chi ha ucciso l’ultimo Padrino” che nei sobborghi di Brooklyn si accusano l’un l’altro pur di non essere calati nel cemento!




Box Office 3D - Il film dei film

A dodici anni da Svitati, Ezio Greggio torna alla regia con un’operazione basata sulla parodia dei grandi film di successo degli ultimi anni sulla falsariga di un altro suo film, Il silenzio dei prosciutti del 1994. Sarà pure che ci sono tanti telespettatori che sono affezionati alla sua comicità e al suo modo di leggere e commentare le notizie, e non notizie, in Striscia la Notizia, nonché le sue prove attoriali in miniserie televisive o film drammatici come Il papà di Giovanni, ma seppur tutto ciò renda giustificabile la scelta di un produttore di realizzare un suo film, ciò non significa che lo si debba per forza incensare come se attaccare il valore della pellicola significasse tirare fango ad un mostro sacro. La premessa è d’obbligo per evitare fraintendimenti, e questo perchè non si può che parlare male di Box Office 3d, un film senza ritmo, che spiega le proprie battute, che storpia i nomi di personaggi cinematografici senza un minimo di creatività, oltretutto replicando argomenti e film già ampiamente parodizzati da tanti altri in questi anni, per non parlare dei finti trailer: dopo anni di genialità alla Maccio Capotonda, non possono che apparire ancor più banali e noiosi di quanto già non siano.
Non bastano i tanti nomi, più o meno comici, a cui Greggio ha deciso di affidarsi, da Gigi Proietti (che comunque, con i suoi 2 minuti di battute, è l’unico a strappare qualche sorriso, seppur la scelta di farlo parlare napoletano appare controproducente) a Biagio Izzo, passando per I cavalli Marci, Gianni Fantoni, Antonello Fassari e tanti altri. Box Office 3D - che proprio perché realizzato per il 3d avrà un biglietto maggiorato ed è inutile dirvi che è inutile perchè si tratta di un 3d di cui si potrebbe tranquillamente fare a meno – non fa ridere, neanche involontariamente, nonostante i soldi spesi per la produzione (fare un paio di dolly in America non sarà stato economico...così come i vari effetti speciali, nulla di straordinario, ma comunque coraggiosi per un film italiano). L’unico spunto minimamente accattivante, ovvero lo sketch degli italo americani mafiosi, interessante proprio perché non-sense (come nella migliore delle tradizioni della ZAZ) viene completamente sprecato dalla scena finale, quando un Greggio abbastanza tronfio da guardare in camera e sottolineare a tutti, personaggi cinematografici come pubblico in sala, che questo film l’ho scritto, diretto e prodotto io, assume un significato di cui nessuno sentiva il bisogno, men che mai una Gina Lollobrigida capitata lì per caso (e che tristezza vedere Bruno Pizzul gridare campioni: va bene Biscardi, ma Pizzul ha la sua carriera da critico enogastronomico con cui invecchiare serenamente). In questo festival dell’autoreferenzialità si cita addirittura la battuta di strisciana memoria vicini-vicini, mentre il duo Brizzi-Martani alla sceneggiatura riescono addirittura a ricordare i tanti cinepanettoni a cui hanno collaborato, citando una classica scena di tradimento in camera da letto, quando l’arrivo improvviso di Erry Sfotter costringe Ronf a nascondersi dietro la finestra come tante volte già visto fare da De Sica & Co.
Per quanto a Venezia, dove Box Office 3D è stato inspiegabilmente presentato in una pre-apertura abbastanza bizzarra, Greggio sia stato applaudito sia prima che dopo la proiezione, davanti a certe opere non si può fare a meno che consigliare di starne attentamente alla larga.

La frase:
La prossima volta voglio fare il Presidente del Consiglio così almeno vado con le escort.
a cura di Andrea D'Addio

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