Conan the Barbarian
Titolo Originale: Conan the Barbarian
Nazione: U.S.A.
Anno: 2011
Genere: Azione, Avventura, Fantastico
Durata: 105'
Regia: Marcus Nispel
Sito ufficiale: www.conanthebarbarianin3d.com
Cast: Jason Momoa, Rachel Nichols, Rose McGowan, Stephen Lang, Ron Perlman, Saïd Taghmaoui, Leo Howard, Bob Sapp, Katarzyna Wolejnio, Nonso Anozie
Produzione: Lionsgate, Millennium Films, Nu Image Films, Paradox Entertainment
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 18 Agosto 2011 (cinema)
Trailer:
(Opinioni presenti: 1 - Media Voto: 3 Stelle)
Le imprese di Conan nell'epoca hyboriana prendono vita con forza inedita in una colossale pellicola d'azione e avventura, anche per merito del 3D.
Il fiero guerriero cimmero, spinto da una vendetta personale, inizia una ricerca che in breve tempo si trasforma in un epica battaglia che lo porterà ad affrontare imponenti rivali, mostri orribili ed imprese impossibili. Conan capirà di rappresentare l'unica speranza di salvare le grandi nazioni di Hyboria da un minaccioso regno malvagio e sovrannaturale.
Meno fumettistico, meno iconografico, ma anche meno evocativo dei due Conan firmati da John Milius e Richard Fleisher (rispettivamente datati 1982 e 1984) con un mitico Arnold Schwarzenegger, il nuovo Conan The Barbarian di Marcus Nispel cerca il suo posto nel mondo cinematografico. Lo trova a stento, un piccolo anfratto buio e freddo in mezzo a una montagna di pellicole poco riuscite.
Allevato dal padre il giovane Conan dimostra fin da piccolo una innata capacità combattiva. Ma per diventare un vero guerriero, un barbaro, Conan dovrà affrontare la morte di suo padre per mano del mago oscuro Khalar Zym. La strada che percorrerà si chiama vendetta...
Prima libro, romanzo per ragazzi, con lui nasce la fantasy epica; quindi fumetto, per mano della Marvel Comics; e poi cinema, con gli anni Ottanta e la Pop Art. Conan è uno di quei peonaggi che continuano a navigare nella fantasia collettiva senza sentire il peso degli anni. Nato dalla mente di Robert E. Howard, la narrazione delle sue storie è proseguita per mezzo di altri scrittori, tra cui Robert Jordan e Steve Perry. Marcus Nispel, evidentemente, per raccontare il suo Conan deve aver tenuto conto anche di queste veioni più recenti del peonaggio. Il suo film, partendo dall’infanzia del protagonista, racconta la tipica e un po’ inflazionata parabola della vendetta con l’eroe buono, l’amico affidabile, il grande amore e il cattivo rognoso. La prima parte del film ha un sapore più nuovo, più fresco, foe anche più ispirato. La seconda scivola nel mero intrattenimento e diventa una specie di calcomania degli scritti di Howard. Stessa epica, stessa struttura narrativa, stesse scenografie con il finale ambientato nel cuore di una caverna durante un rito magico. Conan mena fendenti a destra e a manca, a metà tra l’uomo e il più moderni supereroi. Precuore dei tempi, furente avveario, uomo giusto. Conan rappresenta l’incarnazione del super uomo di Friedrich Wilhelm Nietzsche esaltato dalla magia della fantasy. Con un peonaggio così, anche la sceneggiatura televisiva di Joshua Oppenheimer, la scaa interpretazione dell’atletico Jason Momoa, e la mediocre regia di Nispel, periscono di fronte la magnificenza dell’idea.
Niente a che vedere con il Conan di Schwarzy e compagnia. Ma alla fine si lascia vedere.
La frase:
Le vostre strade si uniranno.
a cura di Diego Altobelli
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