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Scheda Film: Hanna

Hanna



Titolo Originale: Hanna
Nazione: U.S.A., Regno Unito, Germania
Anno: 2011
Genere: Drammatico
Durata: 120'
Regia: Joe Wright
Sito ufficiale: www.hannathemovie.com
Sito italiano: www.hanna-ilfilm.it

Cast: Cate Blanchett, Saoirse Ronan, Eric Bana, Olivia Williams, Michelle Dockery, Dee Bradley Baker, Tom Hollander, Jessica Barden, John MacMillan, Cyron Bjørn Melville, Nathan Nolan, Paris Arrowsmith
Produzione: Marty Adelstein Productions
Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia
Data di uscita: 12 Agosto 2011 (cinema)


Trailer: Trailer

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Hanna (Saoirse Ronan) ha sedici anni. E' una ragazza brillante,curiosa e una figlia devota. Unica nel possedere la forza, la resistenza e la furbizia di un soldato; queste caratteristiche gli vengono dall'essere stata cresciuta dal padre vedovo Erik (Eric Bana), un ex-agente della CIA, nelle zone selvagge del nord della Finlandia. Erik aveva insegnato ad Hanna a cacciare, l'aveva addestrata con esercizi speciali di autodifesa e l'aveva educata a casa con il solo uso di un'enciclopedia e di un libro di favole. Hanna aveva vissuto una vita differente dagli altri ragazzi; la sua educazione ed il suo addestramento erano un tutt'uno, entrambi orientati a renderla l'assassino perfetto. Ma nel mondo esterno ci sono affari irrisolti per la famiglia di Hanna, ed è con un misto di orgoglio ed apprensione che Erik comprende che sua figlia non può più essere trattenuta.
Questo è un punto di svolta netto nell'adolescenza di Hanna; si separa da Erik e inizia la missione a cui era stata destinata da sempre. Prima che lei e suo padre possano riunirsi a Berlino come pianificato, Hanna viene catturata da alcuni agenti inviati dalla spietata agente Marissa Wiegler (Cate Blanchett). Marissa, un agente operativo, ha per lungo tempo tenuto nascosti segreti che legano lei ad Hanna ed Erik.
Tenuta in osservazione sottoterra nel deserto del Marocco, Hanna presto consegna le tavole ai suoi rapitori. La sua audace fuga verso l'esterno la porta in una terra ed in un mondo sconosciuto che deve imparare velocemente a comprendere e ad attraversare. Marissa invia segretamente una squadra di agenti all'inseguimento di Hanna, e lei stessa si unisce a questa caccia mortale. Mentre Hanna viaggia attraverso l'Europa e si avvicina al suo ultimo bersaglio, deve affrontare delle
rivelazioni sorprendenti riguardo la sua esistenza e delle domande inattese riguardo la sua umanità.





Hanna

Dopo aver conquistato il pubblico con la sua prosa romantica in Orgoglio e Pregiudizio (2005) e intimistica con Espiazione (2007) e Il solista (2009), il regista inglese Joe Wright, sperimentando, crea una pellicola che mescola iieme divei generi. Hanna è un dramma fantasy e fantascientifico, costellato di elementi tipici delle spy story e on the road, giocato su luci e ombre, allusioni e sogni, un viaggio intimistico che porta la protagonista alla scoperta della verità, una realtà che coinvolge se stessa e il mondo che la circonda. Wright sembra riprendere gli stilemi caratteristici della tragedia greca, giocando sui concetti di predestinazione e di colpa originale, ma li modernizza dando vita ad un mondo reale e al tempo stesso surreale, quasi favolistico. Tutto è illusione, ma al tempo stesso è un viaggio interiore che, dal candore e dall’innocenza iniziale, si va mano a mano colorando con tinte pastello su cui dominano il rosso e il grigio, passando fra luci ed ombre. A vivere questa strana innocenza è una giovane ragazzina svedese di nome Hanna (interpretata da Saoie Ronan che a 12 anni ha conquistato una nomination all’Oscar come migliore attrice non protagonista in Espiazione), cresciuta come un soldato, o ancora meglio come un agente della CIA, dal padre Erik (Erik Bana), ovviamente ex agente della CIA. Isolata nella foresta innevata fra le gelide lande della Finlandia, Hanna cresce senza sapere nulla del mondo che c’è oltre la distesa di ghiaccio, costretta ad una ferrea e rigida disciplina, costretta ad uccidere per sopravvivere, fin quando il padre non le pone davanti una scelta. Continuare l’addestramento oppure portare a termine la missione per cui è stata addestrata fin da piccola, ossia uccidere la crudele agente segreto e corrotta Marissa Wiegler, interpretata da una bravissima Cate Blanchett. Hanna si sente pronta e così dà il via al terribile gioco che la porterà prigioniera in Marocco, dove, con scaltrezza e senza esitazione, si libererà cominciando la sua avventura-fuga veo la Germania.
E’ così che Hanna scopre il mondo e se stessa, affrontando i primi problemi adolescenziali, l’amicizia e l’amore, la paura. Ieguita e braccata può fare affidamento solo su se stessa, ma qualcosa incrina il suo mondo e la sua durezza, sconcertanti rivelazioni del passato, verità nascoste da bugie emergono sempre più velocemente mano a mano che l’incontro fra Hanna e Marissa diventa inevitabile. I dialoghi sono pochi ed essenziali, il ritmo è cadenzato e si velocizza veo la fine, diventando quasi una coa contro il tempo, restando però scorrevole e fluido nonostante le zone d’ombra e le piccole incongruenze, con informazioni mai rivelate. Incombe sempre di più il surreale e il paradossale, che investe e dà forma alla stessa realtà, che diviene espressione di incubi e paure, della grettezza e della spietatezza umana. Non a caso lo scontro finale avviene nel parco di casa Grimm, fra maschere e mostri inquietanti delle favole, la cui natura è acuita da un’angosciante colonna sonora affidata ai Chemical Brothe.

La frase:
- E adesso Erik?
- I bambini crescono.
a cura di Federica Di Bartolo

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