La prima linea

La prima linea
Titolo Originale: La prima linea
Nazione: Italia
Anno: 2009
Genere: Azione, Drammatico
Durata: 96'
Regia: Renato De Maria
Sito ufficiale: www.luckyred.it/laprimalinea
Cast:: Giovanna Mezzogiorno, Riccardo Scamarcio, Lucia Mascino
Produzione: Lucky Red, Les Films du Fleuve
Distribuzione: Luckyred
Data di uscita: 20 Novembre 2009 (cinema)
Trailer:

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3 gennaio 1982. Sergio (Riccardo Scamarcio) è a Venezia, dove ha messo insieme un gruppo per attaccare il carcere di Rovigo e far evadere quattro detenute tra le quali Susanna (Giovanna Mezzogiorno), la donna che ama e con cui ha condiviso idee e scelte politiche. Tratto da una storia vera, quella di Rovigo è una delle più audaci evasioni mai messe a punto durante i turbolenti anni di piombo. Mentre il gruppo si avvicina al carcere, Sergio ricorda gli inizi della clandestinità, il passaggio alle armi e l'incontro con Susanna. Intanto la giornata del 3 gennaio volge al culmine: il gruppo è arrivato a Rovigo, all'interno del carcere Susanna e le altre attendono l'ora fissata. Un'esplosione fa saltare in aria il muro di cinta e comincia l'assalto. Susanna e Sergio si ritrovano, l'evasione è riuscita ma non tutto andrà come previsto...

La prima linea
Il film di Renato De Maria racconta la storia di Sergio Segio e Susanna Ronconi, che furono tra i fondatori dell’organizzazione terroristica Prima Linea, tra la metà degli anni ’70 e i primi anni ‘80.
L’azione si svolge nel 1982 mentre Sergio Segio organizza l’assalto al carcere di Rovigo nel quale sono detenute quattro membri di Prima Linea, tra le quali Susanna. Alcuni flashback raccontano i momenti salienti della storia dell’organizzazione terroristica, filtrati però attraveo il rapporto amoroso tra Sergio e Susanna.
L’intento del regista è quello di trasmettere il percoo interiore dei protagonisti, dalla spinta ideologica iniziale fino alla presa di coscienza dei crimini commessi, e la progressiva perdita del contatto col mondo che li circonda e con loro stessi a causa dell’integralismo della loro fede politica.
Il largo uso della macchina a mano, gli ierti di immagini di repertorio di quegli anni, lo sguardo in macchina e la voce fuori campo rendono le inquadrature itabili e turbolente, traducendo ottimamente l’atmosfera di quel periodo e il carattere dei peonaggi.
Gli anni di piombo sono un momento della storia italiana ancora poco discusso ed estremamente contraddittorio ma lungi dal farne una disamina approfondita, il film fornisce solo qualche accenno della storia di Prima Linea per concentrai maggiormente sui protagonisti: due peonaggi complessi, che lacerano le proprie anime alla ricerca di un ideale che ormai hanno peo di vista e foe non è mai esistito. La sceneggiatura (che prende spunto dal libro Miccia corta dello stesso Segio) iieme alle intee interpretazioni di tutto il cast sul quale spiccano Riccardo Scamarcio e Giovanna Mezzogiorno, contribuiscono a creare un film toccante e che fa riflettere: il racconto del percoo deviato di alcuni giovani che sono partiti credendo in ideali giusti e si sono fatti avvolgere da una spirale di violenza gratuita.
Sebbene gli atti terroristici siano assolutamente da condannare, guardando il film è impossibile non riflettere sulle condizioni odierne del nostro paese, sulla perdita e sul decadimento di certi valori e di coeguenza risulta naturale interrogai sulla strada che si sta prendendo.
La frase:
- Perché continui?
- Perché è tutto sbagliato, è tutto capovolto. Bisogna farlo cambiare!
Ilaria Ferri
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