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Scheda Rappresentazione: Spartacus
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Spartacus
Balletto in 3 atti
Libretto: Yuri GRIGOROVICH dal romanzo di Raffaello
GIOVAGNOLI e dalla sceneggiatura originale di
NIKOLAI VOLKOV
Musica: Aram Il'i? CHA?ATURJAN
Coreografia: Yuri GRIGOROVICH
Scenografia: Simon VIRSALADZE
Direzione musicale: Gennadi ROZHDESTVENSKY
Con l'Orchestra del Bolshoi Teatro Accademico di
Stato con i solisti del Bolshoi e il Corpo di Ballo del
Bolshoi
Durata approssimativa: 3 h e 15 min. circa
(Opinioni presenti: 1 - Media Voto: 5 Stelle)
Fu la rappresentazione al Bolshoi nell’aprile 1968 a rendere Spartacus popolare in tutto il mondo.
La versione portata in scena da Grigorovich in quell’occasione riscosse infatti un grande successo che rimase in scena per molti anni, portando Spartacus anche alla Scala di Milano e al Teatro dell’Opera di Roma, nella tournée italiana del Bolshoi dell’autunno del 1970.
Yuri Grigorovich (1927): è un noto coreografo russo diplomato alla Petersburg School of Russian Classic Ballet. Il suo apporto è stato determinante per lo sviluppo del balletto russo e la più che trentennale esperienza al Bolshoi (dal 1964 al 1995) coincide con l’estensione della fama del teatro a livello mondiale. Nel 1994 ha fondato il Grigorovich Ballet, un proprio corpo di ballo, raccogliendo intorno a sé ballerini altamente selezionati.
Tra le coreografie create da Grigorovich per il Bolshoi: Ivan Il Terribile, Romeo e Giulietta, ma anche nuove versioni di capolavori quali La Bella Addormentata nel Bosco, Il Lago dei Cigni, Giselle e Don Chisiotte.
Gennadi Rozhdetsvensky (1931): è direttore musicale diplomato al Conservatorio di Mosca. Vanta una ventennale esperienza nel ruolo di direttore d’orchestra per il Teatro Bolshoi, che ha diretto per dieci anni dal 1965.
Note le sue interpretazioni di ?aijkovskij e di Prokof’ev, realizzate con la direzione delle più importanti orchestre del mondo.
Il balletto mette in scena il racconto storico-epico della storia di Spartacus, che portato a Roma con l’amata Frigia, separato da lei e reso schiavo gladiatore dopo la conquista di territori da parte del generale romano Crasso- incita i propri compagni schiavi alla rivolta contro l’esercito romano. Le feste con cortigiane al palazzo di Crasso in cui Frigia è prigioniera e i monologhi del gladiatore precedono il momento della vittoria di Spartaco su Crasso. Si tratta però di una vittoria subito minata dal grande desiderio di vendetta di Crasso che, con il supporto di Amina (cortigiana interessata a divenire compagna del generale romano) raggirati i gladiatori di Spartaco, lo sconfigge crocefiggendolo.
Sarà Frigia a sottrarre il corpo senza vita di Spartaco dal campo di battaglia affidando al cielo la memoria del valore e del coraggio di Spartaco.
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